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Seminario Mp3


Insegnamenti di Rev. Glashouwer


Conferenza di Wannsee, 20 gennaio 1942

Quando la Germania il 22 giugno 1941, con l'operazione Barbarossa, invase la Russia, ruppe il patto di non belligeranza "Ribbentrop-Molotov" stipulato nel 1939. I nazisti iniziarono quasi subito a catturare e massacrare gli ebrei locali. I territori sovietici occupati erano molto estesi e si prestavano alla libera cattura e violenza, che culminò con esecuzioni di massa di migliaia e migliaia di intere famigie di ebrei. Il 29 e 30 settembre 1941 divennero giorni tragici e il nome del burrone di Babi Yar, nelle vicinanze di Kiev (Ukraina), divenne luogo di massacro. Ad oltre 33.000 ebrei venne ordinato di lasciare gli oggetti di valore, spogliarsi e poi vennero falciati dalle mitragliatrici naziste. Himmler e Heydrich inviarono continui dispacci ai soldati tedeschi, ordinando loro di non risparmiare donne e bambini, compresi i neonati che venivano prelevati dalle culle. Seguirono perciò continue stragi di ebrei, e la "Soluzione Finale" degli ebrei d'Europa divenne possibile. Himmler e Heydrich verificarono di persona, nei viaggi che intrapresero nei Baltici, che le esecuzioni erano state fatte e che i territori, ora liberati, potevano ospitare altri ebrei di altri zone d'Europa. Tra il mese di novembre 1941 e gennaio 1942 una grande ondata di ebrei dalla Germania e dall'Austria arrivò nei territori sovietici.

Il 20 gennaio 1942, Himmler convocò i gerarchi nazisti in una villa a Wannsee, Berlino, ove si definirono i dettagli della soluzione finale che portò alla sistematica cattura e uccisione degli ebrei d'Europa.

Il 26 gennaio 1942, solo pochi giorni dopo la Conferenza, Himmler scrisse a Glùcks, ispettore dei campi di concentramento, dandogli le informazioni che non avrebbero più ricevuto prigionieri di guerra russi, ma grandi masse di ebrei. E così, purtroppo, avvenne...

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